Odiata da tutte le donne, spesso causa stress e disagi. Occorrono interventi mirati e trattamenti presso centri specialistici
Pelle a materasso o a trapunta, cuscinetti a vista: alla cellulite si associano immagini di relax, di morbidezza, quasi di piacere. Niente di più fuorviante, perché chi ne è afflitta in maniera più o meno evidente, la maggioranza delle donne, spesso la cellulite è, al contrario, fonte di stress, o almeno di disagio sul fronte estetico.
Ma l’aspetto estetico non è il solo ad essere implicato nella pannicolopatia edemato-fibrosclerotica, questo il termine medico che identifica la cellulite: essa è un’alterazione anatomo-funzionale che si sviluppa a partire dal tessuto dermo-ipodermico, per poi coinvolgere anche il tessuto adiposo sottostante e l’epidermide.
La cellulite nasce, e spesso rimane un inestetismo trascurabile ma, se non curata, attraverso stadi successivi ed evolutivi può trasformarsi in una vera e propia patologia, capace di alterare il microcircolo e, di conseguenza, di impedire il corretto nutrimento dei tessuti, nonché di causare di causare danni circolatori.
Cause e concause dell’insorgenza del problema cellulite sono molteplici, essendo una tipica patologia ad etiologia multifattoriale: predisposizione erediaria, cattivo funzionamento del metabolismo del tessuto adiposo, scarsa circolazione, e quindi lenta eliminazione delle tossine negativa influenza degli ormoni, in particolare degli estrogeni, perdita di tonicità: ecco gli imputati!
Anche se i fattori costituzionali ed ereditari sono determinanti, una dieta non equilibrata ed uno stile di vita sedentario non aiutano. Una particolare attenzione va riservata a cattivi stili di vita: il fumo e l’alcol sono altamente negativi sul fronte cellulite; così come i vizi di postura: sedersi accavallando spesso le gambe, indossare calzature inadeguate, soprattutto con tachi troppo alti, può solo peggiorare la situazione.
Da tutto questo si evince che solo una strategia multidirezionale, fatta di interventi mirati e sinergici, può risultare utile nella guerra contro l’odiata cellulite, che va combattuta su almeno tre fronti: 1) Alimentazione; 2) Terapia; 3) Cosmetici
1)Alimentazione– acqua, frutta, verdura e poco sale
La cellulite trova terreno fertile nelle cattive abitudini alimentari, tuttavia un eventuale regime dimagrante è utile solo se la cellulite è accompagnata da sovrappeso: fondamentale non improvvisarsi esperti, ma consultare un dietologo o un nutrizionista per ottenere un programma personalizzato.
In ogni caso esistono delle regole base, da adottarsi in autonomia: bere molto, almeno due litri di acqua non gassata al giorno, è il primo passo per contrastare il ristagno dei liquidi che, “infiammando” le cellule adipose, scatenano o peggiorano la cellulite; mangiare molta frutta e verdura, ricche di fibre e antiossidanti, come le vitamine A e C, che aiutano a mantenere l’elasticità del tessuto connettivo e a nutrire i tessuti in generale; evitare i cibi troppo salati o conservati, che tendono a peggiorare il ristagno dei liquidi; favorire il drenaggio dei liquidi utilizzando degli integratori: cocktail a base di vegetali, come ruscus, borragine, estratti di uva, hamamelis, vanno assunti per non più di sei mesi e sotto controllo medico, specie per i soggetti che abbiano una conclamata alterazione della funzionalità della tiroide.
2)Terapia– microiniezioni e non solo …
Oltre alla classica mesoterapia, si distinguono, tra le altre
microterapia SIT: iniezioni a livello superficilale del derma di soluzioni ipetoniche che agiscono soprattutto sull’edema cellulitico ( 10-15 sedute totali );
carbossiterapia : utile sia per la cellulite iniziale che in fase avanzata, prevede microiniezioni di anidride carbonica che provocano una vasodilatazione con maggiore ossigenazione dei tessuti e una riduzione delle cellule adipose ( cicli di 12-15 sedute );
endermologie, per cellulite localizzata e non diffusa : un rullo, collegato ad un apparecchio, effettua compressioni e decompressioni, “mimando” un massaggio dolce e profondo, che, tra l’altro, distende la rete di fibre collagene e svolge una sorta di utile ginnastica vascolare ( 15 sedute totali );
omeomesoterapia: alternativa “dolce” alla mesoterapia tradizionale, consiste in microiniezioni di sostanze omeopatiche ed omotossicologiche, eseguite sia nelle zone cellulitiche sia nei punti di agopuntura ( 10 sedute, più richiami saltuari
3)Cosmetici– le nuove creme, alleate preziose
I cosmetici anti-cellulite di nuova generazione non solo stimolano la microcircolazione, grazie a principi attivi di origine vegetale, come la dentella asiatica e l’ippocastano, ma promuovono anche il processo di smaltimento dei grassi: protagoniste sono molecole come l’acido linoleico, estratti dei semi di guaranà, acido cistico, carnicina, caffeina, acidi fruttati, che sortendo un effetto levigante sulla pelle, contrastano efficacemente l’effetto “buccia d’arancia”. Un classico rimangono i prodotti termali e a base di alghe, dall’effetto riducente e drenante, che però hanno limitazioni in chi ha disfunzioni alla tiroide, per il loro alto contenuto di iodio. I sieri ad alta concentrazione sono utili per i trattamenti d’urto e per chi presenta problemi di elasticità cutanea, le creme al texture sono indicate in chi presenta anche pelle particolarmente secca. Ancora: per chi va sempre di fretta esistono i patch in spray che sono di veloce applicazione ed agiscono in modo mirato.
Formulazioni a parte, per ottenere effetti estetici i prodotti richiedono costanza nell’applicazione, ovvero un utilizzo quotidiano, per almeno due-tre mesi, non trascurando, perché fondamentale, una regolare attività fisica, come bicicletta, jogging, nuoto, e, semplicemente, lunghe paseggiate all’aria aperta con comode calzature.
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