Lo sport più popolare d’Italia vive un periodo di profonda crisi;bilanci in rosso per la maggior parte delle società dovuti a ingaggi spropositati, il fenomeno crescente del doping che infanga la lealtà sportiva e l’ignobile violenza negli stadi stanno creando un disamore verso questo meraviglioso sport.
In un quadro tutt’altro che roseo vi è però un’oasi ancora pura e non viziata dal Dio denaro che è il mondo del calcio giovanile.
Nell’area vesuviana esistono un centinaio di scuole calcio che mettono a disposizione dei giovani calciatori la passione, le competenze e l’esperienza dei propri tecnici per far crescere in modo sano fisicamente ma soprattutto eticamente i nostri ragazzi.
Far parte di una squadra è importante anche dal punto di vista dell’inserimento sociale perché permette di confrontarsi con gli altri, condividere gioie e dolori, apprendere il senso di valori come il sacrificio, la perseveranza, la lealtà…insomma si cresce bene.
Bisogna fare di più per facilitare il lavoro delle scuole calcio, in questo è la politica a dover dar risposte creando strutture consone e gratuite per sostenere gli allenamenti e le gare, spese che al momento nella maggior parte dei casi gravano sui bilanci familiari.
Il calcio giovanile vesuviano oltre ad ottenere risultati dal punto di vista etico-sociale è un’ottima scuola tecnica. Sono numerosissimi infatti i baby calciatori prelevati dai vivai delle nostre scuole calcio dalle società professionistiche, il che testimonia una grossa competenza da parte dei tecnici nostrani capaci di valorizzare al meglio le qualità dei giovani atleti.
Solo pochi diventeranno campioni acclamati dalle folle ma tutti potranno inorgoglirsi di essere campioni nella vita seguendo i valori veri che lo sport ci insegna.